
Mai sentito parlare di brainstorming? Con questa espressione si intende una tecnica piuttosto creativa di gruppo, che serve per far emergere delle idee che potrebbero risolvere un problema. Più nello specifico, vediamo che cosa si intende per brainstorming, facendo anche alcuni esempi e applicazioni e quali sono i suoi vantaggi.
Brainstorming, cos’è e come si fa
Letteralmente il termine brainstorming significa tempesta di cervelli e unisce due termini inglesi brain, che vuol dire cervello e Storm che significa tempesta. Tale concetto è stato introdotto dal pubblicitario Alex F. Osborne, per la prima volta intorno alla fine degli anni 30. Si tratta di una tecnica di produzione creativa e soprattutto collettiva, che è caratterizzata da una assenza totale di censura riguardo le idee che sono proposte. L’intento è quello di attenuare delle difficoltà che si possono incontrare nella produzione individuale di idee e quindi per cercare delle soluzioni. Questa tecnica si presta a diversi tipi di utilizzo come ad esempio un gioco creativo, lo sviluppo di nuovi prodotti, il miglioramento di processi di produzione, gestione di progetti e preparazione di processi giudiziari.
I vantaggi
Sembra totalmente inutile negare che il brainstorming abbia dei vantaggi non indifferenti, che sono riconosciuti davvero in ogni campo. In ultimo luogo possiamo dire che aumenta le qualità di un progetto, nonché il lavoro dell’intera squadra. In secondo luogo, possiamo tranquillamente affermare che il brainstorming fa emergere idee al fine di risolvere un determinato problema.
I partecipanti
Si tratta di una tecnica che viene messa in atto all’interno di un gruppo che deve proporre delle soluzioni e delle idee e per questo deve essere il più eterogeneo possibile. Se vi state chiedendo, quanti partecipanti occorrono per fare brainstorming vi diciamo subito che non c’è un numero minimo o un numero massimo. Bisogna, invece puntare sulla qualità più che sulla quantità e scegliere quindi le persone giuste. Ciò che conta è il gruppo che necessariamente deve essere misto per caratteristiche personali senza alcuna differenza di condizione sociale o lavorativa. All’interno del gruppo ci deve essere un conduttore che è la figura fondamentale che svolge un ruolo chiave. Il conduttore è colui che conosce bene il problema e che deve avere l’obiettivo da raggiungere e guidare l’intero gruppo nel creare delle idee Creative e stimolanti.
Le fasi

Il brainstorming si compone di diverse fasi.
Ecco le principali:
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- definizione e scomposizione del problema
- identificazione di quelle parti del problema che richiedono un intervento di tipo creativo
- raccolta di informazioni riguardanti il problema
- produzioni di idee nuove
- decisione e valutazione di idee.
Ad ogni modo, c’è una fase creativa che si fonda sulla produzione esclusiva di idee ed una fase valutativa dove le idee sono valutate e selezionate. La prima fase è quella in cui partecipanti creano delle idee in modo libero, senza alcun tipo di vincolo spazio-temporale puntando sulla qualità delle idee. La seconda fase invece sarà il conduttore a riassumere e poi gli e ad accorpare le idee espresse.